Il percorso proposto dal coach si articola in una serie di incontri (sessioni) il numero dei quali varia a seconda del tempo che si è definito per il raggiungimento dell’obiettivo.
Per i migliori risultati è fondamentale non dilatare eccessivamente il tempo del percorso; questo è dimostrato da studi specifici che rilevano una maggiore efficacia se l’obiettivo specifico viene perseguito in un arco temporale non troppo lungo. Il tempo massimo di un percorso di coaching può essere di 12 mesi per degli incontri che avvengono con un intervallo di 2/3 settimane mediamente.
Nella fase iniziale con il cliente si concorda la durata del percorso e gli obiettivi che si intendono perseguire, trascrivendo tutto in un contratto. A conclusione del percorso si possono attivare altri percorsi di coaching che possono riguardare il raggiungimento di altri obiettivi specifici, purché il nuovo lavoro non sia la replica del precedente ma favorisca sempre più un potenziamento personale rispetto a vari ambiti della propria vita (es: benessere personale, relazioni, lavoro, carriera…)
Se vi sono obiettivi collegati ad esempio a dei cambiamenti che impattano sull’area personale, che hanno bisogno di un tempo superiore ai dodici mesi per essere conseguiti, il coach supporterà il cliente a definire degli obiettivi intermedi, le cui ricadute concrete si manifestino in un tempo più breve.
Attraverso un percorso personalizzato di trasformazione, sessione dopo sessione, il coach ed il cliente lavorano in tandem; in tal modo l’esperienza del cliente nella vita quotidiana diventa ricchezza all’interno delle singole sessioni di coaching. Il coach non giudica; si limita ad accompagnare il proprio cliente alla piena realizzazione, usa strumenti specifici che gli permettono di tenere il proprio cliente sempre ancorato alla meta mediante lo sviluppo di nuove consapevolezze e assunzione di responsabilità.
Un percorso di coaching può allo stesso tempo generare l’abbandono di un obiettivo, se durante le sessioni il cliente stesso incomincia a rendersi conto che lavorare su quell’obiettivo non è ciò che vuole realmente. Le sessioni conducono alla scoperta del senso nelle cose che si scelgono di fare o non fare.
Il Coaching avrà successo se il cliente è disposto a mettersi in gioco, ad uscire dalla propria zona di comfort per gestire le situazioni ricorrenti con approcci e comportamenti nuovi.
Allo stesso modo, per il principio di osservanza del codice etico, un coach ICF se rileva che non vi sono le condizioni di successo sperate ed il cliente non manifesta le potenzialità per trarre il meglio dal percorso, sarà tenuto a ridefinire la chiusura del contratto.
L’efficacia di un percorso di coaching si misura su risultati concreti e se questi non arrivano è responsabilità del coach interrompere il processo. Dimostrare la pratica etica nella mia professione è ciò che guida costantemente il mio fare.